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CASS. 1640/2020: AMPUTAZIONE DELL’ARTO AL FIGLIO, RISARCITI ANCHE I GENITORI

CASS. 1640/2020: AMPUTAZIONE DELL’ARTO AL FIGLIO, RISARCITI ANCHE I GENITORI

Con la Sentenza 1640 del 24 Gennaio 2020, la Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione ha ribadito il principio per il quale la gravità della lesione alla vittima diretta di un illecito civile (sia esso derivante da circolazione stradale o, come nel caso di specie, da responsabilità medica) da diritto al risarcimento del danno morale in capo ai prossimi congiunti.

Elementi da cui presumere la sofferenza sono tradizionalmente la convivenza/coabitazione, oltre evidentemente al rapporto parentale.

Di seguito la massami della cassazione “il danno non patrimoniale consistente nella sofferenza morale patita dal prossimo congiunto di una persona lesa dall’altrui illecito può essere dimostrato ricorrendo alla prova presuntiva, tipicamente integrata dalla gravità delle lesioni – quali la perdita di un arto inferiore – in uno alla convivenza familiare strettissima, propria del rapporto filiale».

Illogico, secondo i Giudici del ‘Palazzaccio’, chiedere ulteriori prove specifiche in questo caso. Soprattutto tenendo presenti «le lesioni gravissime» riportate dal ragazzo, e dalla vicinanza materiale – ma anche morale – dei suoi genitori, simboleggiata non solo dal rapporto filiale ma anche dalla convivenza.

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