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CORTE D’APPELLO DI TORINO, SEZ. LAVORO: SENTENZA 03.12.2019 CELLUALRI E TUMORI AL CERVELLO

Le precauzioni da adottare.

Sta facendo velocemente il giro del mondo la sentenza della Corte d’Appello di Torino ( Dott.ssa Silvia CASARINO Dott.ssa Rita MANCUSO, sentenza del 03.12.2019) che ha confermato la precente decisione del tribunale di Tribunale di Ivrea, con cui per la prima volta, già in primo grado, si riconosce l’esistenza di un nesso causale delle radiazioni dei cellulari sul tumore al cervello (la Corte di  Cassazione Civile, sez. lav., già con la sentenza n. 17438/2012 aveva riconosciuto il prinicpio ma solo dopo due gradi di giudizio).

Una sentenza che supera i diversi conflitti d’interessi da cui è costellata la materia, interessi che riguardano l’industria telefonica, il Governo, gli Stati. Per importanza, la pronuncia è sovrapponibile a quelle che investirono l’industria del tabacco negli anni passati.

Come molti anni fa per le sigarette, stiamo infatti oggi vivendo quella fase d’iniziale consapevolezza circa la nocività di un prodotto che in ciascuno di noi utilizza in maniera massiccia (e inconsapevole) tutti i giorni. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato infatti (alla fine del 2011) in circa sei miliardi le schede cellulari attive su un mercato in costante crescita.

Negli ultimi vent’anni sono stati realizzati molti studi finalizzati a valutare se i telefoni cellulari comportino potenziali rischi per la salute. Alcuni di questi (per lo più commissionati dalle stesse società produttrici di apparecchi cellulari) tendono a escludere effetti nocivi mentre altri (indipendenti) confermano la nocività delle radiazioni elettromagnetiche. Lo IARC (International Agency for Research on Cancer, agenzia interna all’Organizzazione Mondiale della Sanità) in data del 31.05.2011 non ha comunque potuto esimersi dal riconoscere la possibile nocività delle onde elettromagnetiche. Nel dubbio il Ministero della Sanità – anche se (colposamente) solo all’indomani della sentenza della Corte di Cassazione – invita sul proprio sito ad un utilizzo moderato dei dispositivi cellulari. In Italia il problema fu sempre tempestivamente denunciato dal professore di Mutagenesi Ambientale, Angelo Levis, che ha condotto approfonditi studi sui danni correlati alle onde elettromagnetiche.

Obiettivo di questo breve intervento non è però quello di scandagliare ulteriormente i profili legali della materia ma piuttosto di fornire un decalogo di regole da seguire per evitare di doverci pentire in futuro di aver usato il cellulare in maniera inconsapevole o peggio sentirci dire (dopo la sentenza della Cassazione) di averne abusato. Per queste ragioni gli avvertimenti sono stati tradotti anche in lingua inglese, così da poterne veicolare il messaggio a quante più persone possibile sempre rimanendo in attesa di informazioni più precise.

1. Usare l’auricolare per diminuire l’effetto delle onde elettromagnetiche sulla tua testa (il blue-tooth è ugualmente dannoso) oppure usare il vivavoce: l’intensità del campo elettromagnetico diminuisce rapidamente con l’aumentare della distanza.

2. Evita le lunghe telefonate, alterna spesso l’orecchio durante le conversazioni e limita drasticamente la durata; quando fai un chiamata aspetta che ti rispondano prima di avvicinare l’orecchio al cellulare.

3. Telefona quanto c’è pieno campo altrimenti il tuo cellulare aumenta la potenza delle emissioni sul tuo orecchio. Evita le chiamate nei mezzi in movimento (auto, treno, bus, metropolitana).

4. Durante la notte non tenere il cellulare acceso sul comodino o peggio sotto il cuscino e non ricaricarlo vicino al letto

5. Durante il giorno non tenere il cellulare acceso intasca o contatto con il corpo appena puoi riponilo sul tavolo o negli indumenti appesi, nella borsa o nello zaino.

6. Non tenere il cellulare acceso negli ospedali o dove sono presenti apparecchiature elettromedicali, sugli aerei ed in presenza di persone con pacemaker o apparecchi acustici.

7. Al cinema, a teatro a scuola tieni il cellulare spento e utilizza l’opzione segreteria.

8. L’uso del cellulare ad parte dei bambini dovrebbe essere limitato alle chiamate di sola emergenza e lo stesso vale per le mamme in attese.

9. Quando acquisti un cellulare nuovo, informati sul livello delle sue emissioni: TAS (SAR) in Watt/Kg e intensità di campo elettrico in V/m

10. All’interno degli edifici il cellulare aumenta la sua potenza di emissione: nei luoghi chiusi cerca di usare la rete telefonica fissa e non il cordless, parimenti dannoso.

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